L'ultimo in ordine di tempo è quello di L'Aquila, i più recenti eventi sismici che hanno colpito il nostro paese hanno drasticamente messo in evidenza la grande vulnerabilità degli edifici. Alla luce di questo la normativa ha collocato grande rilevanza nella verifica e nell’adeguamento degli edifici ai rischi reali.
Nelle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 (NTC 2008) sono previsti tre diversi tipi d’intervento:
Nella pratica però non è semplice creare un modello strutturale simile alla realtà, soprattutto a causa dell’avanzato stato di degrado dei materiali da costruzione, dell’utilizzo di materiali non usuali in campo edile, e talvolta anche a causa di metodologie costruttive improvvisate. A seguito di questo è diventato di primaria importanza il quadro conoscitivo della struttura da verificare. Riportiamo di seguito alcuni metodi di indagine in opera.
Elenco delle prove per le Strutture in cemento armato
Si propone in primo luogo di effettuare delle indagini pacometriche per verificare la presenza e la quantità di armatura all’interno degli elementi strutturali. Le verifiche pacometriche possono essere completate da scarifiche di piccola entità ove lo strumento dia risultati poco chiari.
Il numero di elementi da indagare varia in funzione del livello di conoscenza da raggiungere (circolare 02 Febbraio 2009 n. 617/C.S.LL.PP. paragrafi C8A.1 e C8A.2) e della ripetitività tipologica degli elementi strutturali.
Una volta effettuato un quadro generale tipologico si pianifica un intervento di qualificazione del calcestruzzo, in un primo momento con indagini non invasive come esempio il metodo SonReb.
Infine, individuato un quadro abbastanza approfondito della situazione materico-strutturale, si passa all’esecuzione di prelievi di calcestruzzo per prove di compressione, piuttosto invasive ma più affidabili come risultato. Un punto davvero critico risulta essere il prelievo di barre d’armatura per prove di laboratorio, in quanto comporta un indebolimento sostanziale degli elementi strutturali, nonché una perdita di tensioni accumulate difficili poi da ritrasmettere. Si consiglia quindi di limitare il prelievo ove possibile, e comunque di saldare, a fianco degli spezzoni d’armatura da prelevare, una barra sostitutiva prima del taglio per la conservazione delle tensioni.
Elenco delle prove per Strutture in Muratura
Metodologia proposta
Il primo passo per una corretta indagine su edifici in muratura parte sempre da un quadro conoscitivo generale che potrebbe così articolarsi:
Nelle zone in cui è richiesta la caratterizzazione tipologica, è necessario rimuovere l’intonaco e/o eventuale rivestimento. Si può ricorrere successivamente a carotaggi stratigrafici, dove è necessario ottenere informazioni sulla stratigrafia interna della muratura (o indagini endoscopiche ove non è possibile un’indagine più invasiva).
Nel caso in cui l’analisi dei carichi per determinare lo stato di sollecitazione della muratura potesse risultare difficoltosa, si possono effettuare prove con martinetto piatto singolo. Per la determinazione delle caratteristiche meccaniche delle murature in laterizio si hanno buoni risultati effettuando prove con martinetto piatto doppio, oppure effettuando correlazioni di resistenza malta-mattoni. Poiché la seconda risulta più economica e veloce è possibile anche un utilizzo combinato delle due prove. Su murature di pietra non squadrata spesso si ottengono purtroppo risultati poco rappresentativi.
Articolo curato da Istituto Giordano Spa
Riferimento per contatto Gianluca Ferraiolo - Scienze delle costruzioni