In Italia, dove l'edilizia è basata principalmente sul cemento, il legno continua a rimanere un settore di nicchia, utilizzato esclusivamente come elemento portante come travi, capriate, coperture e per gli infissi dei serramenti.
Attualmente la filiera del legno strutturale in Italia comprende l'utilizzo di:
- legno massiccio a spigolo vivo;
- legno massiccio “Uso Fiume” e “Uso Trieste”;
- legno lamellare, pannelli stratificati, legno massiccio bilama e trilama.
Le specie più utilizzate in Italia sono l'abete rosso, il larice, l'abete bianco e il pino per la maggior parte importate dall'Estero (da Austria, Svizzera e Germania).
Con l'entrata in vigore del D.M. 14/01/2008, tutti i prodotti che circolano sul territorio italiano, devono essere coperti da certificazione del prodotto: marcatura CE, qualificazione ministeriale, denuncia di attività.
La certificazione può avvenire dunque attraverso due strade: la marcatura CE e la qualificazione ministeriale.
- Se il prodotto da costruzione è coperto da una norma europea armonizzata è obbligatoria la marcatura CE.
- Per i prodotti non coperti da norma armonizzata deve essere invece definita una conformità attraverso l'iter di Qualificazione ministeriale.
Nel caso della qualifica Ministeriale come produttori o come centro di lavorazione, l'azienda dovrà procedere a formare la figura del Direttore Tecnico di Produzione (DTP), tramite apposito corso riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
I requisiti per la Qualificazione Ministeriale sono:
- depositare presso gli uffici del Servizio Tecnico Centrale opportuna documentazione (Istanza di qualificazione per i produttori e Denuncia di Attività per centri di lavorazione);
- gestione dei prodotti in regime di tracciabilità dalla classificazione alla posa;
- apporre marchio di produttore o il marchio del centro di lavorazione.
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