Una delle cause più frequente e più grave degli
infortuni edili è la
caduta dall’alto sia in fase di costruzione di
edifici sia in occasione di operazioni di manutenzione di coperture di
edifici già realizzati.
Un primo intervento è stato apportato con il Decreto Legislativo n. 626 del 1994, che prevede, ad integrazione delle “misure di protezione collettiva”, l’utilizzo dei cosiddetti “
Dispositivi di Protezione Individuali” (DPI). Ad esempio imbracature di sicurezza, munite di una corda di trattenuta, a sua volta agganciata a un robusto ancoraggio fisso dell’edificio.
Da qui la necessità di installare, sui tetti degli edifici nuovi (o in caso di estese ristrutturazioni)
punti di ancoraggio o linee vita, che costituiscono dei veri e propri salvavita.
Il costo di tali impianti, rispetto al costo complessivo dell’opera o rispetto al rifacimento di un tetto, incide in misura poco rilevante ed è ben presto ammortizzato nei successivi interventi di manutenzione più rapidi e sicuri.
Una parte delicata dell’operato del
progettista riguarda proprio la scelta e la definizione del sistema di sicurezza da adottare, definizione che può avvenire in tre fasi principali:
• scelta della modalità di accesso alla copertura;
• scelta e definizione della dislocazione dei dispositivi di ancoraggio;
• modalità di fissaggio dei dispositivi alla copertura.
Soltech srl produce e commercializza:
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per la protezione sul lavoro secondo la normativa
UNI EN 795/2002.
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